“Lavoriamo come prima del Covid”, racconta Rosario Lucia, conosciuto nella sua città, a Catanzaro, con il nome di Rino. Lui è titolare del salone Overlook in via Giuseppe Poerio. Non ha paura della crisi economica, anzi ci scherza su: “qui a Catanzaro non avevamo niente prima e non abbiamo niente adesso. Non cambia nulla per noi”.
Eppure, la crisi c’è, è palpabile. Dopo le lunghe liste d’attesa per prendere un appuntamento dal parrucchiere nei primi giorni dopo lockdown, adesso in salone si lavora meno. Che fare?
Rino ha aperto il suo negozio 50 anni fa, da allora è sempre cresciuto e vuole continuare a farlo. A tutti gli acconciatori consiglia: “bisogna puntare sulla fidelizzazione della cliente, sulla qualità dei servizi tecnici”. Ma non basta, bisogna essere forti e avere tante idee nuove.

Rino, come vedi, dalla porta del tuo salone, la situazione attuale?
“Sto lavorando bene. Le mie clienti sono fedeli, vengono da me da tanti anni: alcune arrivano in salone anche due volte alla settimana. Devo dire la verità, però: mi ha stretto il cuore quando nel corso di un viaggio a Roma ho visto tutti quei negozi chiusi. Ogni saracinesca abbassata è un dramma, anche familiare. Qui a Catanzaro è diverso: niente abbiamo mai avuto, niente abbiamo perso”.
Quali sono i servizi più richiesti in salone adesso?
“La sicurezza e l’igiene sono al centro di tutto: c’è un’attenzione maggiore, ovviamente, verso questo aspetto. Per il resto, il colore resta il servizio più richiesto in assoluto. Nel mio salone proponiamo i colori mediterranei della terra, quelli che più si adattano alle nostre donne: i marroni freddi e il biondo freddo. Purtroppo, constato che i brand dell’acconciatura si ostinano a creare centinaia di colorazioni biondo caldo: è un errore, perché non è richiesto. Mi rendo conto che le colorazioni senza ammoniaca sono poco performanti per ottenere il biondo freddo, ma credo che bisognerà lavorarci sopra per arrivare a un giusto compromesso”.

Cosa manca, a tuo giudizio, ai saloni che adesso rischiano di chiudere?
“Le certezze: è questo quello che vuole una donna quando entra nel tuo salone. E le certezze si possono offrire solo se non improvvisi, se hai le capacità per impostare il tuo lavoro tecnico, oltre che per gestire correttamente il salone. Poi, è importante guardare alle nuove generazioni: quando la mamma entra in salone, fai in modo che porti la figlia”.
Quanti dei tuoi clienti ti hanno trovato online?
“Pochi. Quello che conta è il passaparola. Nel mio salone vengono anche da Roma quando passano di qui. Mi trovano perché mi conoscono o hanno sentito parlare di me e sanno che non li deluderò. Questo non vuol dire che non sia necessario essere presenti sul web e sui social: diventerà sempre più importante”.
