Parliamo di hennè e piante tintorie, l’alternativa naturale alle colorazioni tradizionali dal parrucchiere. Lo facciamo con un esperto, Fabio Palone, titolare del salone Naturakalos a Roma, un centro specializzato dove le uniche tinte che vengono realizzate ogni giorno sono proprio le piante tintorie miscelate all’henné. Quali nuance si possono creare? È possibile schiarire i capelli in modo naturale, senza utilizzare ingredienti di sintesi?
“Credo che vada fatta prima di tutto un po’ di chiarezza sull’henné, una pianta utilizzata fin dall’antichità per tingere e migliorare la corposità dei capelli. Questo ingrediente vegetale, che ha un colore intenso arancio rosso, può essere miscelato con altre piante tintorie per ottenere un’infinità di riflessi naturali. Né l’henné utilizzata da sola né le piante tintorie, però, possono schiarire i capelli”.
Perché non riescono a schiarire?
“Perché, a differenza delle colorazioni tradizionali a ossidazione, non aprono le cuticole del capello per svuotarlo dei suoi pigmenti naturali e sostituirli con altri sintetici della tonalità desiderata. Le piante tintore, come l’henné, agiscono per stratificazione: si depositano sullo stelo riflessandolo, intensificandone e valorizzandone il colore naturale. Il tutto con un effetto ottico che apparirà più trasparente e luminoso del colore di base del capello”.
Le piante tintorie coprono i capelli bianchi?
“Certamente, li coprono perfettamente. Tra l’altro, curano il capello in maniera salutare: i diversi strati di colore che si depositano sullo stelo, non solo lo illuminano, ma lo rendono anche più corposo, proteggendolo. Difficilmente, inoltre, creano intolleranze e allergie, a meno che non ci sia una sensibilità particolare per una delle piante tintorie”.
Occorre rivolgersi a un parrucchiere specializzato?
“Preferibilmente sì. Vanno sapute miscelare e applicare nel modo adeguato: sono molto diverse dalle colorazioni tradizionali comunemente utilizzate dai parrucchieri”.
Il vantaggio che hanno solo le piante tintorie? Nessuna barratura da ricrescita
“Proprio perché riflessano, non creano barrature di ricrescita sui capelli, nemmeno su quelli bianchi. La stratificazione delle piante tintorie agisce come quando si dipinge un muro: il colore migliora stesura dopo stesura e diventa sempre più bello”.
“Appoggiandosi allo stelo del capello senza aprire la cuticola, lo fortifica e lo rende più luminoso. Esistono anche piante ayurvediche idratanti che, miscelate alle piante tintorie, sono in grado di riequilibrare il cuoio capelluto e idratare i capelli. Insomma, possono trasformarsi da servizio colore a un autentico trattamento di bellezza”.