Un parrucchiere al servizio delle persone in difficoltà: ha aperto oggi a Casa Jannacci, in viale Ortles 69 a Milano, il primo Salone Sociale L’Oréal. Inaugurato da Ninell Sobiecka, presidente e AD L’Oréal Italia alla presenza dell’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, è il primo salone ‘Beauty for a Better Life’ in Italia. Offre taglio, colore e servizi benessere gratuiti a senza dimora, famiglie richiedenti asilo o in emergenza abitativa, minori stranieri non accompagnati e a cittadini in difficoltà della città.
Il nuovo salone è il frutto della collaborazione tra L’Oréal Italia, Fondation L’Oréal e la Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci del Comune di Milano, cogestita insieme a una rete di associazioni, tra cui Medihospes e Fondazione Progetto Arca. Grazie ai suoi servizi di bellezza, si propone come uno strumento di emancipazione e cambiamento per le tante persone economicamente e socialmente emarginate del capoluogo lombardo.
In uno spazio accogliente e riservato all’interno di Casa Jannacci, i parrucchieri e le estetiste L’Oréal hanno già iniziato a dare supporto alle persone che si trovano in situazioni difficili. Qui è possibile usufruire gratuitamente di servizi di taglio e acconciatura e ricevere prodotti essenziali per l’igiene e la bellezza personale. L’Oréal Italia punta a raggiungere 1.000 beneficiari in un anno.
Taglio, colore e trattamenti estetici gratuiti
I trattamenti all’interno del Salone Sociale sono effettuati due giorni a settimana, il martedì e il giovedì, su appuntamento. Il tutto è gestito dagli operatori della struttura, figure professionali altamente qualificate. All’interno, infatti, lavoreranno socio-estetiste e socio-estetisti, socio-parrucchiere e socio-parrucchieri formati presso il Beauty HUB L’Oréal Italia a Milano dal team formazione della Divisione L’Oréal Prodotti Professionali. Il personale sarà preparato non solo sull’utilizzo di prodotti e accessori L’Oréal Professionnel, marchio professionale per la colorazione, il trattamento e lo styling dei capelli, ma riceverà una formazione socio-estetica da Fondation L’Oréal.
In questo modo, i parrucchieri e le estetiste del nuovo salone sociale saranno in grado di unire competenze tecniche alla capacità di comprendere e guidare le esigenze specifiche di persone vulnerabili. L’obiettivo sarà quello di aiutare le persone a ritrovare la propria autostima, sviluppare fiducia in sé stessi e migliorare il proprio benessere.
“Beauty for a Better Life”
Il Salone Sociale è un progetto innovativo ispirato ai valori del programma Beauty for a Better Life. Lanciato nel 2021, il progetto di Fondation L’Oréal aiuta le persone in difficoltà attraverso trattamenti di bellezza offerti gratuitamente. Da circa dieci anni la fondazione ha dato supporto a oltre 67.000 donne in più di 28 paesi attraverso corsi di formazione professionale nel campo della bellezza. In media, ha raggiunto 20.000 donne ogni anno attraverso trattamenti sociali e di benessere.
Il 78% delle donne in situazioni precarie dichiara che un aiuto come quello del programma Beauty for a Better Life ha contribuito a farle sentire più integrate nella società. L’89% delle donne che si sono sottoposte a trattamenti di bellezza ha affermato di aver acquisito maggiore autostima e l’81% ha dichiarato di avere un’immagine di sé più positiva.
La bellezza è autostima
“Sono orgogliosa e felice di essere qui oggi per l’inaugurazione del nostro primo Salone Sociale Beauty for a Better Life in Italia. In L’Oréal, crediamo fermamente che la bellezza sia uno strumento potente per accendere l’autostima, infondere nuova fiducia e migliorare il benessere personale”, ha commentato Ninell Sobiecka, presidente e AD L’Oréal Italia.
“Ed è proprio da questa convinzione che nasce questo spazio che oggi apriamo: un ambiente accogliente e inclusivo. Qui, persone che hanno difficoltà economiche o abitative avranno la possibilità di prendersi cura di sé, di dedicare del tempo al proprio benessere, accedendo gratuitamente a servizi professionali di bellezza e hairstyling. È un piccolo gesto che, speriamo, possa generare un impatto importante”, ha concluso Ninell Sobiecka.
“Tutti i percorsi di reinclusione sociale”, spiega Lamberto Bertolé, assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, “non possono prescindere da un’attenzione alla cura della persona, punto di partenza di ogni iniziativa di supporto di chi vive in condizioni di marginalità. Non solo perché facilita l’accesso a qualsiasi opportunità di reinserimento lavorativo e professionale, ma soprattutto perché restituisce dignità e autostima alle persone. (…). Le strutture di accoglienza diventano così luoghi che rispondono a un bisogno materiale contingente e, allo stesso tempo, offrono opportunità di ripartenza”.



